[Latin was the first European language into which the
Kural was translated. Father C.J. Beschi of the Society of Jesus (1700-1742)
translated the first two books of the Kural (Virtue and
Wealth). Latin is a classical language of the ancient
Rome , but is no longer a spoken language.
Amongst linguists, it still enjoys the same status as Sanskrit. Though
Italian, Spanish and Portuguese have evolved from Latin, I am aware of only
an Italian translation of Tirukkural.
The Kural must have been translated into Portuguese and Spanish
languages as well.
The translation presented here is that of Antonio Sorrentino who translated
the work in 1986: Il Tirukkural. Le massime di Tiruvalluvar. The 226
page book appears to be a complete translation. It was published by the Ist.
Universitario Orientale, Napoli within its Department of Asian Studies (Studi
asiatici. Serie tre). I have not yet
managed to procure a copy of the book. The book can be ordered for purchase
at these links: ** and **. A book review of this
translation has been published in the Bulletin of the School of Oriental
and African Studies, University of London, Vol. 51, No. 3 (1988), pp.
583-584 (Reviewer: Alessandra Iyer).]
Nel primo secolo avanti Cristo, nel Tamil Nadu, viveva un
uomo in una località detta Poompuhar, sulle rive del fiume Cauvery. Si
guadagnava la vita tessendo indumenti che vendeva. Nello stesso luogo viveva
un uomo abbiente il cui figlio era un cattivo ragazzo. Quest’ultimo si
presentò dal tessitore e chiese il prezzo di un sari in vendita. La risposta
fu "tre rupie" (il prezzo di quei tempi). Il ragazzo strappò il
sari in due pezzi e chiese il prezzo di una metà. Il tessitore rispose “Una
rupia e mezza." Il ragazzo strappò una metà in due e chiese il prezzo
della parte strappata. L’uomo rispose "dodici annas" (tre quarti di
una rupia). Il tessitore non andava in collera davanti alla condotta del ragazzo,
restava calmo e imperturbabile. Il giovane ne era esterrefatto. Chiese al
tessitore : "Come avete acquisito la qualità della longanimità,
l’indulgenza (Kshama) ?" L’uomo rispose "La longanimità è verità.
E’ la condotta giusta. E’ non violenza, E’ fonte di grande gioia. E’ il
paradiso stesso. E’ il bene più elevato a questo mondo. Non vi è nulla di più
grande al mondo."
Il tessitore era Thiruvalluvar, San Thiruvalluvar,
l’autore del THIRUKKURAL, nato circa 30 anni avanti Cristo a Mylapore.
Il termine “kural” si applica in generale a tutto ciò che
è corto e abbreviato. Inoltre indica un distico poetico nel quale i due versi
sono di quattordici sillabe. Nel Kural i distici sono raggruppati in gruppi
di 10 in 133 capitoli.
Il Thirukkural presenta tre temi principali : la Virtù e i
valori morali della vita umana, il Benessere e i valori socio-economici degli
uomini in una società civilizzata e l’Amore insieme ai valori psichici della
vita.
Il Thirukkural è stato tradotto in più di 60 lingue al
mondo.
Nei prossimi numeri vi aiuteremo a decifrare alcuni dei
suoi inestimabili proverbi.
(Reproduced from http://www.yogakshemam.net/Italian/newsletter/Newsletter21.html)
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